ENOGASTRONOMIA

Cosa si beve

“Garzone, addetto a distribuire Falerno di vecchia data, versane, ti prego, nella mia coppa; e che sia più forte, del più aspro…”

CATULLO

CASAVECCHIA

Immaginate un vino dal profumo intenso e persistente, un sapore seccomorbido, dal sentore di sottoboscoliquirizia e  carrube essiccata, dal gusto antico.

PALLAGRELLO

Il vino preferito dei Borbone, questo vitigno cresce nelle zone di Piedimonte Matese e ve ne sono di due varietà: Piedimonte Rosso e Piedimonte Bianco, entrambi iscritti al Registro Nazionale delle Varietà di vite.

FALERNO DEL MASSICO

Sembra che bacco avesse trasformato le pendici del Monte Massico in vigneti e da quel giorno il Falerno fu elogiato dai poeti romani come la bevanda più nobile di Roma. Nel 1989 ottiene il riconoscimento DOC.

ASPRINIO

Un grande vino bianco a rischio di estinzione, si tratta di un vino-vitigno a DOC, alla base dell’unica tradizione spumantistica della regione Campania.

TERRE DI LAVORO

E’ un vino di grande struttura e prestigio, più volte ha suscitato i lusinghieri riconoscimenti del Gambero Rosso, fino a Luigi Veronelli che lo ha definito miglior vino italiano in assoluto.

Cosa si mangia

“Non predicare agli altri ciò che dovrebbero mangiare, ma mangia come ti capita, e stai zitto”

EPITTETO

A’ MNESTRA MMARETATA

Tipica pietanza pasquale, diffusa in tutti i territori del casertano, è il tipico piatto della tradizione contadina. Unisce verdure, carne e legumi di base, anche se esistono numerose varietà.

MOZZARELLA DI AVERSA

Non ha certo bisogno di particolare pubblicità: solo qui si trova la vera, autentica, inimitabile mozzarella di bufala, la sua fragranza di latte fresco e di erba sono frutto della secolare esperienza di maestri casari che ancora oggi lavorano il latte con tecniche antichissime.

A’ PAST E ‘LLESSA

Il termine Pastellessa, usato per indicare la musica prodotta dalla percussione di botti, tini e falci, deriva da una specialità tipica della cucina povera: la past’ e ‘llessa (o past’ e ‘llesse), ovvero la pasta con le castagne lesse.

PETTOLE CON I FAGIOLI

Pettule e Fasule, un piatto antichissimo, nato nelle zone marcianisane. Anticamente questo piatto veniva fatto utilizzando le parti più povere del maiale, la salsiccia di polmone, gli scarti degli insaccati, ma è buonissimo anche con ingredienti più “nobili”

ROCCOBABA’

Nasce da un’idea di Emilio Goglia, pasticciere di Casal di Principe che ispirandosi al tradizionale babà, volle riproporlo in veste di semifreddo. Si tratta infatti di un babà ricoperto di golosissima crema al cioccolato, ma il suo nome è ispirato allo stilista Rocco Barocco, che dopo averlo assaggiato la prima volta non è più riuscito a farne a meno.

LA POLACCA AVAERSANA

Nelle sue due varianti, brioches e torta, è il dolce tipico di Aversa. La leggenda narra che sia nata in un convento di suore per accontentare una regina polacca in visita, ma non vi è nulla di certo. La ricetta tradizionale prevede una pasta morbida farcita con crema pasticciera e amarene.

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